Dopo aver analizzato la biomeccanica della corsa, vediamo un po’ di fisiologia del movimento, utile a capire, a grandi linee, come avviene il “movimento” del muscolo.


La contrazione muscolare

Durante la contrazione muscolare i  filamenti sottili scivolano lungo quelli più spessi che sono in permanenza combinati con una molecola di ATP attivandone l’azione ATPasica. Ogni fibra muscolare è innervata da un unico nervo motorio. L’impulso a contrarsi arriva dal cervello o dal midollo spinale.

L’ATP fornisce l’energia necessaria al movimento. Per mezzo di una complicata serie di passaggi elettrochimici l’unità funzionale definita “muscolo” accorcia la sua lunghezza oppure resiste e/o controlla uno stiramento indotto da forze esterne. Il movimento conseguente dipende dalla forma del muscolo stesso, ovvero da dove si ancora e quali articolazioni sono comprese nel suo decorso.

La massa muscolare

La massa muscolare aumenta fino all’adolescenza: è il 25% alla nascita e può superare il 50% nell’adulto. L’aumento maggiore si ha nella pubertà, con il decuplicarsi della produzione di testosterone (nei maschi). L’aumento della massa muscolare è dato dall’ipertrofia (aumento della dimensione) mentre l’iperplasia (aumento del numero di fibre) non incide quasi per nulla.

Fatti salvi allenamenti specifici per l’incremento, il massimo sviluppo muscolare si ha tra i 16 e i 20 anni per le donne e i 18 e i 25 per gli uomini. Quindi ciascun movimento coordinato richiede l’applicazione di una forza muscolare e viene compiuto tramite muscoli:

  • agonisti, o primi motori, muscoli primi responsabili del movimento;
  • antagonisti, che si oppongono ai primi motori;
  • sinergici, che assistono i primi motori.

Il movimento del muscolo

Il movimento avviene secondo tre tipi diversi di contrazione: concentrica, statica ed eccentrica. Molte attività (correre, saltare) richiedono tutti e tre i tipi di azione per essere effettuati. L’azione principale del muscolo, quella di accorciamento, è definita concentrica. Nell’azione eccentrica abbiamo invece l’allungamento del muscolo. La contrazione isometrica si ha quando il muscolo non cambia di lunghezza. La produzione di forza dipende dal numero e dal tipo di unità motorie attivate, dalle dimensioni del muscolo, dalla lunghezza iniziale del muscolo al momento dell’attivazione, dall’angolo all’articolazione e dalla velocità di contrazione.

La contrazione muscolare e il metabolismo energetico

Cosa si intende per contrazione muscolare? La contrazione muscolare è il risultato di una serie di modificazioni intercellulari coordinate che porta al movimento della fibra muscolare.

Strettamente collegato al movimento muscolare è il metabolismo energetico, ossia quell’insieme di reazioni chimiche che apportano energia all’organismo e in particolare ai muscoli durante lo svolgimento di un’attività fisica a diversa intensità. Si divide in anabolismo (produzione di molecole complesse a partire da più semplici) e catabolismo (degradazione di molecole complesse in più semplici e produzione di energia sotto forma di ATP).

Nel prossimo articolo andremo a vedere le tipologie di metabolismo energetico.

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